ITER Research Ensemble è un gruppo vocale e di ricerca, nato nel settembre 2022 all’interno dell’Associazione Coro Facoltà di Musicologia per iniziativa di studenti avanzati ed ex studenti del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona). È formato da giovani musicologi, uniti in un progetto basato su un chiaro obiettivo: fare ricerca sulla musica che si canta, e cantare la musica su cui si fa ricerca.
Nonostante la sua recente fondazione, ITER Research Ensemble ha già al suo attivo numerosi progetti. Ha collaborato con enti e istituzioni quali Fondazione Enzo Hruby e Associazione “Musica con le Ali” (Milano), Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Centro Studi Luciano Berio (Firenze), Ekomuzej-Ecomuseo Batana (Rovinj-Rovigno, Croazia), esibendosi insieme a vari artisti e formazioni, tra cui Andrea Lucchesini, Nicolò Spera, Quartetto vocale “Nuove Quattro Colonne”, Coro della SAC-KUD “Marco Garbin” ed Ensemble Dongxun. Ha inoltre eseguito in prima esecuzione moderna o assoluta brani di Luciano Berio e Corrado Margutti.
Nel segno di una duplice attività – che si realizza in occasioni sia performative che accademiche e di divulgazione scientifica – ITER e i suoi membri hanno preso parte a diverse iniziative ed eventi, tra cui il Festival Luciano Berio Radicondoli 2023: Dialoghi, il convegno internazionale Musicology in Progress e il 7° Symposium of the ICTMD Study Group on Multipart Music. Nell’autunno 2024 il gruppo è stato ospite del College of Music della University of Colorado Boulder, presso il quale ha tenuto concerti, workshop e colloquia.
Ha recentemente inciso il suo primo disco insieme al chitarrista Nicolò Spera, edito da Dynamic.
Manifesto
In quanto gruppo di studio ed esperienza collaborativa, ITER Research Ensemble si propone di coltivare attitudini sia musicali che accademiche, sviluppando progetti di ricerca e artistici che valorizzano la creatività e le competenze scientifiche dei suoi membri.
ITER è un “collettivo di studio” che promuove forme ibride di diffusione della ricerca e della produzione artistica, rivolte a un pubblico sia fisico che digitale attraverso performance dal vivo, pubblicazioni, eventi scientifici e contenuti audiovisivi.
A fianco alle modalità più tradizionali di produzione e disseminazione della ricerca, uno degli obiettivi del gruppo è sperimentare e promuovere nuove forme di narrazione, orientate alla transmedialità e all’incontro tra varie forme espressive.
Superando le opposte prospettive della practice-led research e della research-led practice, ITER Research Ensemble promuove un modo di “conoscere dall’interno” (knowing from the inside) in cui le modalità dell’esperienza divengono esse stesse parte della ricerca, e i ruoli di cantore e ricercatore si uniscono in una sola figura: una sempre più attuale e moderna controparte del musicus medievale.
Per approfondire: Rebecca Favale, “Ricerca e pratica: due anime per un coro. L’esperienza di ITER Research Ensemble”, Choraliter 73 (2024): 34–36 (estratto).