Canti, luoghi, fonti. microstorie di polifonia vocale
performance multimediale
Giuseppe Trovato drammaturgia
Emanuele Cristini sound design
con la voce narrante di Enrico Tomasoni
ITER Research Ensemble
Giovanni Cestino direttore
durata: ca. 60′
Le fonti musicali non sono meri contenitori di istruzioni performative, da decodificare per poi essere “tradotte” in una esecuzione musicale. Sono piuttosto degli spazi di relazione, in cui entrano in contatto varie pratiche: la produzione del suono, l’ascolto e la scrittura, quest’ultima intesa come operazione visuale simbolica, incorporata in oggetti materiali che la veicolano nel tempo – le fonti musicali.
La condizione particolare in cui si collocano questi oggetti fa sì che costituiscano testimonianze eloquenti di passate interazioni sociali: ogni pagina è come uno scavo archeologico che espone le tracce silenti del far musica. Limitarsi a “far suonare” questi materiali significa sfruttare solo le informazioni musicali che veicolano, mettendo però da parte una vasta gamma di altri dati che illuminano un contesto culturale più ampio e un’ecologia di pratiche di cui la musica era parte integrante.
Canti, luoghi, fonti. Microstorie di polifonia vocale è una performance di ITER Research Ensemble che si propone di liberare il potenziale musicale e narrativo di alcune fonti su cui il gruppo sta conducendo ricerche. Lo spettacolo propone al pubblico quattro repertori polifonici completamente inediti, ognuno legato a specifiche comunità di ascoltatori ed esecutori. Una voce narrante accompagna gli ascoltatori, in una sorta di podcast acusmatico, riportando in vita musica sommersa dalla storia attraverso una narrazione sì evocativa, ma solidamente ancorata alla ricerca scientifica. Questo affascinante viaggio si articola in quattro parti, ognuna legata a opere o repertori specifici:
- un’intonazione polifonica quattrocentesca della genealogia di Cristo, il Liber generationis, conservata nel Codice Trento 91: un brano a tre voci su cantus firmus, basato su formule fisse improntate all’oralità;
- monodie e polifonie settecentesche composte dai canonici di un piccolo paese di collina, Lu Monferrato (AL), messe per iscritto ad uso dei loro parrocchiani e corredate di ampie note diaristiche sulla vita della loro piccola ma fiera comunità;
- il repertorio dell’antica processione del Venerdì Santo di Rovinj-Rovigno (Istria, Croazia), un esempio di come la ricerca etnomusicologica sulle pratiche polifoniche odierne della comunità italiana possa stimolare il recupero di una componente significativa del passato culturale e musicale della città precedente al periodo jugoslavo;
- capolavori del Rinascimento trascritti dal compositore Mario Panatero (1919-1962) per il coro da camera da lui diretto e fondato, “I Vaganti”, attivo ad Alessandria nei primi anni Cinquanta: ITER canterà dalle parti staccate annotate dei coristi, riproponendo l’interpretazione del loro maestro.
programma
Anonimo (XV sec.)
Liber generationis [Jesu Christi]
Trento, Castello del Buonconsiglio, Codice Trento 91
edizione a cura di Amina Fiallo
versione da concerto a cura di Amina Fiallo e Giovanni Cestino
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Anonimi luesi (XVIII sec.)
Sequentia defunctorum
Stabat mater
Antonio Francesco Colli (1665-1743)
Salve Regina
Giuseppe Boltri (XVIII sec.)
Stabat mater
Lu Monferrato, Museo d’Arte Sacra “San Giacomo”
edizioni a cura di Amina Fiallo e Giovanni Cestino
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Giovanni Masato (1737–1826)
Venite et ploremus – Popule meus
anonimo
Miserere semplice
can. Corda (XVIII sec.)
Miserere
Giuseppe Peitler (XIX–XX sec.)
Miserere [e Stabat mater] con banda
ricostruzione della parte bandistica di Alessio Giuricin
anonimo (XVIII sec.)
Sepulto Domino
Rovinj-Rovigno, Archivio della Chiesa di S. Eufemia
edizioni a cura di Alessio Giuricin e Giovanni Cestino
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Mario Panatero (1919-1962)
Coro di morti (estratto, sezione “Vivemmo: e qual di paurosa larva”)
per tenore solista, coro parlato e ensemble
versione per voci e suoni campionati di Emanuele Cristini
Marc’Antonio Ingegneri (1536–1592) / trascr. di Mario Panatero (1919-1962)
Tenebræ factæ sunt
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525/26–1594) / trascr. di Mario Panatero (1919-1962)
Sicut cervus / Sitivit anima mea
Jacques Arcadelt (1507–1568) / trascr. di Mario Panatero (1919-1962) sulla base dell’ed. di William Barclay Squire (1855-1927)
Il bianco e dolce cigno
Alessandria, Biblioteca del Conservatorio “A. Vivaldi”, Fondo Liceo Musicale
ricostruzione delle parti di Tenore (mancanti) a cura di Giovanni Cestino
Media
Canti, luoghi, fonti è stato presentato per la prima volta in forma di lecture-concert a Cremona (Chiesa di S. Bassano) il 5 settembre 2023, nell’ambito del 7th Symposium of the ICTMD Study Group for Multipart Music, composto delle sole prime tre parti.